Storia

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Hrvatini 6

Crevatini, in sloveno Hrvatini, è un insediamento di 1232 abitanti del comune di Capodistria, situato nell'Istria settentrionale, in prossimità del confine con l'Italia.

Il toponimo deriva dal cognome di una famiglia numerosa a Crevatini. L'abitato si configura come una serie di villaggi a schiera.È situato in cima ad un colle nel centro della penisola muggesana, a 120/160 metri sul livello del mare, dal quale si apre il panorama sul Golfo di Trieste e Capodistria.È raggiungibile dalla strada direttrice Ancarano-Capodistria e dalle strade che partono dagli ormai dismessi confini di Lazzaretto e Scoffie.

Storia

In prossimità del villaggio, sulle alture del Castelliere degli Elleri e San Michele sono conservati i resti di un castelliere protostorico. La pietra delle cave locali venne usata per la costruzione del porto di Trieste. Camminando lungo il sentiero istruttivo nella valle del torrente Fugnan si noteranno, ben conservati, gli scavi di scaglie calcaree. Già nell’antichità la zona era assai fertile, ricca di vigneti e oliveti. Nel Medioevo era conosciuta per la varietà di vino locale soprannominata"ribolla". Crevatini fa parte della contrada nota tradizionalmente come"Monti di Muggia"e fino al 1954 faceva parte del comune di Muggia all'interno della zona A del TLT (Territorio Libero di Trieste) sotto amministrazione militare anglo-americana. Il memorandum di Londra di quell'anno firmato da Italia, Anglo-americani e Jugoslavia assegnò la zona A all'amministrazione italiana con una piccola rettifica della linea di demarcazione a favore della zona B dello stesso Territorio già sotto amministrazione militare jugoslava; in questa striscia di territorio, complessivamente circa 10 km², che passò alla Jugoslavia si trovava anche la frazione di Crevatini. L'imposta modifica confinaria causò l'esodo in Italia di oltre 3500 persone, gran parte della popolazione locale, compresi sia italofoni sia un gran numero di slovenofoni.

La Comunità

La CI di Crevatini è nata il 14 aprile 1991, guidata da Apollinio Abram che fu uno dei fondatori e dei dirigenti più attivi nel passato. Attuale presidente è Maria Pia Casagrande, che guida un Consiglio direttivo di 7 persone. La sede composta da due vani per complessivi 40 m2, è situata nella Casa di cultura locale; è stata data in usufrutto alla CI dalla Comunità locale di Crevatini, con uso di altre sale secondo necessità. La biblioteca di circa 800 volumi soddisfa le esigenze di varie fasce d'età.Tra le iniziative particolari di questa CI va ricordata la FESTA DELLA CONVIVENZA , organizzata già dal 1992 in collaborazione con la Comunità locale, dal 2004 è cresciuta, si è evoluta ed è diventata »INCONTRI CULTURALI« con le istituzioni scolastiche e con gruppi provenienti dall'Italia, dall'Ungheria dalla Croazia.

Particolarità della Comunità sono le celebrazioni in onore di Santa Brigida di Svezia, già eletta patrona delle donne e compatrona d'Europa, che si svolgono nel penultimo fine settimana di luglio. La storica manifestazione, che già negli anni precedenti al 1940 vedeva un pellegrinaggio delle donne sino alla chiesa della santa a Crevatini, oggi si arricchisce della partecipazione di varie altre Comunità del litorale adriatico e anche di buona parte della maggioranza locale per una celebrazione che diventa festa.